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Ripristino di Linux da Emergency Mode a seguito di avvio partizione Windows

Categoria: INFORMATICA

KEYWORDS: informatica | linux | windows |
Inserito in DATA: 28/09/2018 | Vai ai COMMENTI
Ieri mi è successa una cosa assurda. Dopo 3 mesi di utilizzo, con gran soddisfazione, di Linux Mint poiché ero ormai stremato da quell'assurdità di Windows 10, ho riavviato la partizione Windows per effettuare un lavoro su una videocamera che dovevo configurare tramite la app data dalla DLink.
Piccola premessa: secondo me un'azienda come la DLink dovrebbe essere un po' più aperta a Linux che ormai, maturo, sta cominciando a diffondersi in ambito aziendale principalmente ma anche domestico. Invece oltre a non fare la app per la configurazione da Linux (non penso ci vorrebbe tanto), non fa neanche accedere da Linux al loro (pietosissimo) portale mydlink.com!
Per quest'ultima cosa c'è in realtà un escamotage che vedremo più avanti (si modifica lo user-agent del browser), ma è assurdo che l'accesso da browser venga bloccato per principio.
Tornando a noi: dovevo (ri)configurare questa videocamera IP e mi serviva la app DLink.
Avevo provato da VirtualBox ma non funzionava, anche se solo in seguito ho supposto che sbagliassi io, ma ormai era fatta.
Insomma, per tagliare la testa al toro ho riavviato il computer con la partizione Windows 10.
Quando a giugno ero migrato definitivamente a Linux, prima di migrare completamente avevo effettuato varie prove di riavvio da uno all'altro dei sistemi operativi e non avevo avuto problemi, quindi avevo lasciato la partizione Windows attiva e pronta all'utilizzo in caso di problemi con Linux.
Ieri sera riavvio in Windows 10 e subito mi rendo conto di quanto avevo guadagnato passando a Linux: Win10 è un sistema incredibilmente stupido e progettato male! Impostazioni doppie, difficoltà a navigare nei menu, oltre a una congenita lentezza. Se devi usare solo office e un browser e al resto ci pensa "il tuo informatico" allora capisco che può anche piacere... Anche se in realtà ho notato che faccio molta più fatica, e ormai ho anche gettato la spugna, a far comprendere il menu Start ai miei dipendenti rispetto a quello del magnifico Windows 7.
Ho però scoperto una nuova stronzata di questo Windows 10 di merda: non si fa i cazzi suoi!
E' un po' come quei maschi che devono sempre fare la gara al cazzo più grosso, e per vincerla invece di sottolineare proprie doti, sminuiscono quelle degli altri. E ora capirete il senso di questa metafora.
Insomma, dopo essere passato a Windows 10 da Linux Mint e essermi ritrovato con un computer incredibilmente più lento (e non c'erano aggiornamenti perché la rete era disattivata, non so perché ma Win10 aveva perso la connessione alla rete Wifi che usava da un anno!), finisco il mio lavoro e per sicurezza, per finire il lavoro, riavvio in Linux... SBANF!
Niente da fare!
Compare la schermata che trovate allegata, e non c'è verso di farlo partire.
Provo a riavviare due o tre volte, ma niente da fare. Provo a dare i comandi indicati ma non vanno perché non riesco neanche a fare il login.
Non mi riconosce l'utente, non posso fare il login e dare comandi se non "reboot".
Sono disperato!
Navigo su internet dalla partizione Windows per capire cosa fare e trovo solo, come soluzione, reinstallare Linux!
Dioboe.
Provo a riavviare ancora: niente da fare.
Il bello è che Grub parte senza problemi, avvia Linux, compare l'icona di Mint e i puntini di processo in corso, poi di colpo si pianta.
Da Grub provo altre opzioni di avvio: kernel vecchi, o modalità recovery che neanche so cosa potrei farci ma vorrei intanto riuscire ad arrivare a una console e invece niente da fare.
Riavvio in Win10 (dio lo stramaledica) e comincio a scaricare l'immagine di Linux Mint Mate "Tara" per flasharla in una chiavetta e avviarla Live per controllare i miei dati e poi reinstallare il sistema; cosa, peraltro, particolarmente facile e veloce in Linux perché installando la $HOME in una partizione a parte /home la reinstallazione non cancella i dati personali. Insomma, sto scaricando quando mi imbatto in una pagina da AskUbuntu.com in cui c'è una proposta di risoluzione del problema.
Lo spegnimento con fastboot abilitato "will actually save the running kernel and some other system stuff to the hard drive similar to hibernation after logging off. It also causes Windows to lock the partition in some way while doing this to prevent corruption of the data, accidental or malicious. This means Ubuntu cannot mount the Windows partition during startup". In pratica il fast-boot congela alcune impostazioni e dati della partizione e in qualche modo la blocca. Siccome Linux la partizione la vede durante l'avvio, e viene infatti trattata come una partizione perfettamente accessibile da Linux ad esempio, in questo caso la partizione bloccata impedisce, per quel che ho capito, la corretta lettura della struttura delle partizione del disco e l'avvio non può avvenire.
La cosa assurda è che non solo la partizione viene bloccata, ma viene toccata anche la tabella di partizionamento.
E' una cosa insensata, ma è così. Disabilitando Fast-Boot io ho risolto subito; e con ciò ho anche chiuso i miei rapporti con Windows!
I passaggi per risolvere la cosa potete trovarli nel sito stesso, in Windows 10 non era proprio così perché Windows 10 ha delle impostazioni di merda, ma merda proprio, però il succo della questione è:
- Aprire il pannello di controllo
- Andare in Hardware e Suoni
- Andare nelle impostazioni di risparmio energetivo
- Trovare qualcosa che gestisca il modo in cui viene gestito lo spegnimento o il comportamento dei pulsanti della macchina
- Trovate una finestra in cui viene citato "Fast Boot" o "Avvio Veloce" e nella quale non potete apparentemente disabilitarlo
- Troverete una scritta in alto che permette di sbloccare le impostazioni non disponibili
- Cliccatela e a quel punto potrete disattivare Fast Boot
A questo punto spegnete Windows. Riaccendetelo, e da Grub scegliete Linux e vedrete (spero! a me ha funzionato) che Linux si avvia senza problemi.
Come ultimo passo: formattate la partizione Windows ed eliminatela da Grub.
Un utente dice che anche spegnendo Windows, invece che col comando del menu, dando da terminale shutdown /s /t 5 (ovvero spegni il computer tra 5 secondi) dovrebbe essere la stessa cosa.
In effetti, analizzando il comando shutdown di Windows, ho notato che si può usare anche l'opzione /hybrid che effettua uno spegnimento preparando il computer ad un avvio veloce.
E' probabile dunque che lo spegnimento del computer da menu sia un shutdown /hybrid e che quindi dando shutdown /s si eviti la modalità fastboot senza disattivarla dalle impostazioni, ma il mio consiglio è di disattivarla comunque per evitare futuri problemi.
Vaffanculo Windows 10 dei miei coglioni.

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Commenti all'articolo

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Commento postato da MAX il 26/12/2020:
Con quello che è successo con windows 10 nel 2020 credo quanto sia una merda questo OS se ne siano accorti in parecchi , me compreso che i primi tempi lo aveva sopravvalutato. Sono dovuto impazzire e, da quello che leggo in giro, assieme a parecchi altri , per disinstallare aggiornamenti che "la merda" aveva fatto praticamente "di nascosto" e che poi spesso non si riescono nemmeno a identificare ed annullare .




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