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David Quammen

Spillover. L'evoluzione delle pandemie

In quell'ospedale Zhou contagiò ventitre tra medici e infermieri, diciotto tra pazienti e visitatori, diciannove membri della sua famiglia. Lo chiamavano "Il Re degli untori".
Uno dei casi secondari era un medico sessantaquattrenne di nome Jianlun Liu: avvertì i primi sintomi di quella che sembrava un'influenza il 15 febbraio, due settimane dopo essere entrato in contatto con il Re degli Untori. Dopo un po' gli parve di star meglio tanto che non rinunciò a presenziare al matrimonio di un nipote a Hong Kong. Passò la serata con i parenti e poi si ritirò all'Hotel Metropole. La sua stanza era la 911, nono piano, davanti agli ascensori e a metà di un lungo corridoio. 
Quella sera al Metropole si verificarono due eventi fatali. Il professore si sentì male e pare che a un certo punto abbia starnutito, tossi o vominato nel corridoio del nono piano. Sia come sia, il suo gesto rilasciò nell'ambiente una dose massiccia del patogeno che lo aveva attaccato, dose sufficiente a infettare almeno sedici ospiti e un visitatore dell'albergo.
Tra gli ospiti del nono piano c'era una settantottenne proveniente dal Canada: era venuta a trovare la famiglia a Hong Kong e aveva passato parecchie notti al Metropole assieme al marito. La sua stanza era la 904, a pochi passi da quella del professor Liu. I due si trovarono nello stesso albergo solo per una notte, il 21 febbraio 2003. Forse presero l'ascensore insieme, forse si sfiorarono nella hall o forse non si incontrarono mai: nessuna lo sa, nemmeno gli epidemiologi che hanno ricostruito il caso. Si sa però che l'indomani Liu stava malissimo, non andò al matrimonio e fu ricoverato nell'ospedale più vicino. Morì il 4 marzo.
Il giorno dopo l'anziana canadese lasciò l'albergo perché la sua vacanza era terminata. Già infetta ma asintomatica e probabilmente senza alcun segno premonitore, prese un volo per tornare a casa a Toronto. 
La SARS divenne così un problema globale.

COMMENTO ALLA CITAZIONE:

Zhou citato all'inizio era un cinese che aveva questa sindrome respiratoria ancora non conosciuta come SARS ma che, non si sa perché, è stato estremamente contaggioso. Quammen parla di questi strani casi: individui che non si sa per quale motivo sono incredibilmente contagiosi, e che rendono quasi impossibile qualsiasi preciso calcolo di massa dell'infezione perché uno solo di questi individui sfalsa immediatamente qualsiasi statistica riguarda R0. 

Citazione inserita il 23/07/2020
Categoria: SCIENZE

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